
Covid-19: risposte ai dubbi sul Coronavirus
Sono ormai passati diversi mesi dallo scoppio della pandemia di Covid-19, ma sono ancora molte le questioni aperte. Se il tempo ci ha aiutati a trovare una risposta ad alcune domande in merito al nuovo Coronavirus, la nuova ondata ne ha sollevate tante altre. Proviamo a orientarci fra i numerosi “non sappiamo ancora” e i “su questo siamo sicuri”.
Quanti sono gli asintomatici?
Secondo l’ultimo bollettino dell’Istituto superiore di sanità, attualmente, il 55,9% dei contagiati in Italia è asintomatico, il 15,7% è paucisintomatico (con sintomi limitati e/o blandi) e il 21,2% ha sintomi lievi.
Chi non ha sintomi può trasmettere il Coronavirus?
A oggi, si pensa che, fra gli asintomatici, a essere contagiosi siano soprattutto i “pre-sintomatici”, cioè le persone che inizialmente sembrano non avere alcun problema ma che, a distanza di qualche giorno dal contagio iniziano ad avere manifestazioni. In media, infatti, la massima trasmissione del Covid-19 (e contagiosità) si osserva da due-tre giorni prima a due due-tre giorni dopo il momento della comparsa dei sintomi.
La mascherina chirurgica è davvero efficace?
Sì, ma solamente se indossata nel modo corretto. Non solo deve coprire naso e bocca, ma va anche fatta aderire bene al volto: se ci sono degli spazi vuoti fra la pelle e la mascherina stessa, la protezione diminuisce. Attenzione alla barba: potrebbe impedire la corretta aderenza.
Quanto durano gli anticorpi contro il Coronavirus?
Si tratta di uno dei tanti interrogativi ancora aperti. Alcuni malati di Covid-19 hanno perso tutti gli anticorpi nel giro di pochissimo tempo, mentre altri presentano un elevato livello di anticorpi anche a distanza di mesi. Servirà del tempo per capire meglio la questione.
Il Covid-19 ha effetti a lungo termine?
Il Covid-19 è una malattia troppo recente per capire che evoluzione potrebbe avere e quali conseguenze potrebbe comportare. Alcuni malati sono completamente guariti, altri hanno ancora segni nei polmoni o in altri organi.
Nella pandemia di Covid-19 l’informazione gioca un ruolo fondamentale. Le fake news rischiano di ridimensionare i pericoli oggettivi e/o, sul versante opposto, di alimentare false speranze. Per questo, è bene rivolgersi solo a fonti certe e affidabili. Il proprio medico in primis, e poi i siti delle autorità e istituzioni scientifiche. Per navigare in sicurezza, però, non basta solo sapere chi ascoltare. Anche la connessione deve essere efficiente. Ecco perché chi ancora non l’ha fatto dovrebbe installare una linea affidabile e veloce.