Intred Magazine

Il digitale come ancora di salvezza

La pandemia ha innescato una vera e propria “rivoluzione digitale” anche tra le aziende, rivoluzione che per molte ha rappresentato una vera e propria ancora di salvezza. A confermarlo il report “Small & Medium business trend report” realizzato da The Harris Poll per Salesforce, che ha preso in considerazione le risposte di oltre 2.500 imprenditori e dirigenti di piccole e medie imprese su scala globale. Dall’analisi emerge chiaramente come il digitale sia stato per molte aziende uno degli strumenti chiave per lasciarsi alle spalle il momento di difficoltà causato dal Covid-19: secondo la ricerca il 71% delle PMI è sopravvissuto alla pandemia grazie alla digitalizzazione, percentuale che si riduce al 63% se consideriamo il territorio italiano. Un dato saliente è che il 50% delle PMI con fatturato in crescita, durante la pandemia, ha offerto modalità di lavoro flessibile ai propri dipendenti, rispetto al 38% delle piccole medie imprese che hanno subito un calo nella crescita. Inoltre, a livello globale il 75% delle PMI in crescita afferma che i propri clienti si aspettano transazioni online, di conseguenza, il 72% di esse ha attivato una presenza e-commerce. In Italia nell’ultimo anno il 72% delle PMI ha aumentato la presenza online della propria azienda, nello specifico le aziende italiane hanno concentrato maggiormente i loro investimenti nelle tecnologie a servizio del marketing e dell’assistenza clienti: il 42% ha ampliato i modi in cui i clienti possono entrare in contatto con loro e il 39% offre ai propri clienti maggiore flessibilità per soddisfare le loro necessità. Giovanni Crispino, Senior Area Vice President France, Southern Europe Middle East & Africa di Salesforce, dichiara “le aziende sono diventate più digitali e quindi più agili. Quando l’emergenza sanitaria sarà finalmente terminata, i benefici risulteranno ancor più evidenti, la situazione sarà completamente nuova e i cambiamenti introdotti rappresenteranno il vero motore della crescita”. Infatti, secondo il 75% del campione della ricerca, le trasformazioni digitali derivate dalla pandemia produrranno anche effetti positivi a lungo termine. In questo scenario per un’azienda risulta di fondamentale importanza dotarsi di infrastrutture tecnologiche sicure e performanti. In questi termini Intred si pone come partner strategico in grado di offrire servizi di comunicazione sempre più all’avanguardia e completi, affiancando le attività business nella transizione al digitale.

Nuovi diritti nell'era della digital transformation

Nel settembre 2021 la Commissione europea ha introdotto un solido quadro di governance per raggiungere gli obiettivi digitali sotto forma di un percorso per il decennio digitale. In quest’ottica la Commissione chiede al Parlamento europeo e al Consiglio di sottoscrivere una dichiarazione per garantire diritti nell’era della digital transformation. Tra i diritti fondamentali per la trasformazione digitale nella dichiarazione verranno annoverati principi quali: porre al centro le persone e i loro diritti, sostenere la solidarietà e l’inclusione, garantire la libertà di scelta online, promuovere la partecipazione allo spazio pubblico digitale, aumentare la sicurezza, l’autonomia e la responsabilità delle persone e promuovere la sostenibilità del futuro digitale. La dichiarazione sui diritti e i principi digitali sarà un vero e proprio manifesto della trasformazione digitale che l’Europa intende promuovere e difendere; fornirà, inoltre, una guida ai responsabili politici e alle imprese per quanto riguarda le nuove tecnologie. La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato di voler adottare le nuove tecnologie, ma continuando a tenere fede ai valori dell’Europa. Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva per “Un’Europa pronta per l’era digitale”, afferma “Vogliamo tecnologie sicure che servano alle persone e che rispettino i nostri diritti e valori anche quando siamo online”. I diritti e le libertà sanciti dal quadro giuridico dell’Ue e i valori europei espressi dai principi dovrebbero essere rispettati sia online che offline. In questi termini la dichiarazione sui diritti e i principi digitali stabilirà in modo definitivo che ciò che è illegale offline deve esserlo anche online. Il Parlamento europeo e il Consiglio sono invitati a discutere il progetto di dichiarazione e ad approvarlo al più alto livello entro l’estate. Intred è consapevole di come la disponibilità di tecnologie via via più performanti costituisca un vantaggio competitivo concreto, per questo motivo il suo sguardo è costantemente orientato al futuro.

Avanti tutta con WiFi Italia

Infratel, società del Ministero dello Sviluppo Economico che cura gli interventi per lo sviluppo della banda larga e il superamento del digital divide in Italia, ha confermato anche per il 2022 il progetto Piazza WiFi Italia. Tale progetto ha l'obiettivo di permettere a tutti i cittadini di connettersi in maniera gratuita e in modo semplice a una rete Wi-Fi libera e diffusa su tutto il territorio nazionale, attraverso un network di hotspot presenti in Italia. Questa diffusione capillare è la vera “rivoluzione” di questo progetto. Le reti pubbliche non sono infatti una novità, anzi, nell’ultimo decennio moltissimi comuni hanno creato proprie reti Wi-Fi a cui è possibile accedere gratuitamente, ma Piazza WiFi Italia è qualcosa di differente: non si tratta di una rete legata al singolo comune, ma di una rete diffusa in tutta Italia a cui si può accedere con un solo identificativo attraverso un’unica app valida in tutto il Paese, così da non doversi più registrare singolarmente sulle diverse reti di comuni, regioni, musei, ospedali e altri enti pubblici. I cittadini possono dunque accedere gratuitamente alla connessione libera grazie all'apposita applicazione WiFi Italia, scaricabile dall'utente sul proprio smartphone. Scaricando l'App si può infatti avere un unico e semplice sistema di accesso alle reti pubbliche già federate. I comuni che intendono aderire all’iniziativa possono richiedere i punti Wi-Fi direttamente online, registrandosi sulla piattaforma web. Anche l’Associazione Nazionale Comuni Italiani aderisce a Piazza WiFi Italia promuovendo tra i suoi associati il progetto e le modalità di partecipazione. L’iniziativa nasce nel 2019 con l'intenzione di realizzare nuove aree Wi-Fi gratuite nei piccoli comuni e in quelli colpiti dal sisma del 2016 (Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria), ma dal secondo semestre del 2020 l'iniziativa è stata estesa a tutta Italia. Ad oggi sono oltre 1.200 i comuni che hanno aderito al progetto, dotando le proprie piazze e propri spazi pubblici di una connessione libera e gratuita. La volontà di Infratel è quella di continuare ad investire in questo progetto con l’obiettivo di estendere ad un numero sempre maggiore di utenti la possibilità di accedere ad Internet. Anche Intred è già sostenitrice di questo obiettivo; grazie al Bando Scuole indetto da Infratel, infatti, Intred si occuperà di fornire Fibra Ottica in tutti gli istituti scolastici della Lombardia, consentendo a tutti gli studenti di poter avvantaggiarsi di nuovi strumenti tecnologici, per un miglior apprendimento.

La crescita delle connessioni Gigabit

Dal Rapporto “Bricks and clicks: the importance of moving to a gigabit society”, realizzato dalla società di analisi Omdia e commissionato da Huawei, emergono alcuni dati interessanti sul futuro della connettività. In particolare, il rapporto prevede per il 2022 un vero e proprio boom a livello mondiale delle connessioni Gigabit: stando alle stime di Omdia gli abbonamenti Gigabit globali dovrebbero salire a 50 milioni nel corso del 2022, più che raddoppiando rispetto ai 24 milioni registrati alla fine del 2020. Peter Boyland, Principal Analyst di Omdia, spiega che la crescita dei servizi Gigabit è destinata a essere guidata dalla domanda di banda larga, nello specifico la Fibra Ottica avrà un ruolo chiave per questa crescita. Secondo il Rapporto è infatti l’accelerazione delle implementazioni della Fibra a generare un aumento della connettività Gigabit. A fine 2020 gli abbonamenti in Fibra erano meno di 620 milioni a livello globale, mentre per il 2022 è previsto un aumento di quest’ultimi fino a 719 milioni. Chiaramente, la pandemia di Covid-19 si è rivelata un elemento chiave per questo fenomeno; l’emergenza sanitaria ha stimolato, e tutt’ora continua a stimolare, la domanda di banda larga ad alte prestazioni per qualsiasi aspetto della vita quotidiana, dal lavoro in remoto e didattica a distanza alla telemedicina e intrattenimento sicuro. Prima della pandemia si pensava che l’intrattenimento a banda larga (come la realtà aumentata e virtuale e i videogiochi) sarebbe stato tra i fattori trainanti per velocità della banda larga domestica sempre più elevate, ma in realtà il rapporto di Omdia prende a malapena in considerazione questi servizi per la crescita di Gigabit. Quest’evoluzione fa emergere un aspetto molto interessante, ovvero che la domanda sarà dunque trainata dai servizi essenziali. In quest’ottica assume particolare importanza l’affidabilità del servizio: secondo il sondaggio Digital Consumer Insights di Omdia il 55% degli intervistati ha affermato che l’affidabilità si è classificata al primo posto tra le più importanti funzionalità della banda larga domestica. I consumatori, dunque, ricercano un servizio affidabile e Intred, con la sua offerta di connettività in Fibra Ottica è in grado di soddisfare questa esigenza, garantendo una navigazione efficiente, veloce e performante.

Notizie: dove si informano gli italiani

Lo vediamo ogni giorno, siamo sommersi da notizie, aggiornamenti e news, soprattutto negli ultimi due anni la necessità di rimanere aggiornati su ciò che accade nel mondo è cresciuta sempre più. Ma quali sono i canali di informazione a cui gli italiani si affidano? Secondo il Rapporto CENSIS sulla comunicazione 2021 per informarsi gli italiani hanno privilegiato soprattutto telegiornali e social network. Seguono poi i motori di ricerca come Google, che hanno attratto il 22,9% degli utenti e come quarta fonte di informazione figurano le TV All News, che sono cresciute del 2,9%. I quotidiani cartacei censiscono l’11,7% di utenza a scopi informativi, registrando una diminuzione del -5,8% rispetto al 2019; per contro i quotidiani online hanno incrementato la loro utenza a scopi informativi al 12,5%. I telegiornali, dunque, si attestano al vertice delle fonti informative, nello specifico rappresentano la fonte primaria di informazione per almeno il 60% degli intervistati. Questo canale di informazione è la scelta preferita soprattutto della fascia dei 65-80enni; in questa fascia di popolazione, infatti, la percentuale di italiani che si informa tramite TG sale a oltre il 73%. Non è una novità che i telegiornali rappresentino il riferimento indiscusso per la popolazione più anziana, tuttavia in questi ultimi due anni è cresciuto, seppure lievemente (+1.9%), anche il numero di giovani tra i 30 e i 44 anni che ascoltano i TG per informarsi. Quanto ai social network, è Facebook la piattaforma più frequentata dagli italiani che si informano tramite i social: ben 14 milioni e mezzo di italiani (il 30,1% dei 14-80enni) utilizzano Facebook per avere notizie. Gli Italiani però si affidano anche ad altre piattaforme: il 12,6% della popolazione acquisisce informazioni su YouTube e il 3% su Twitter. I social sono solitamente utilizzati in combinazione con altre fonti informative, eppure dall’indagine emerge che 4 milioni e mezzo di italiani si informano solo ed esclusivamente sui social network. Questa fetta di popolazione è inoltre particolarmente esposta alle fake news che disorientano gli utenti e comunicano informazioni distorte e scorrette.  A tale proposito Attilio Lombardi, founder di Ital Communications, afferma che “il rischio è quello di rifugiarsi in una sorta di spazio chiuso in cui si apprendono notizie solo sulla base delle proprie tendenze e inclinazioni, a scapito della capacità di discernimento rispetto a quello che accade intorno a noi”. Il web durante la pandemia ha consentito agli italiani di costruirsi una nuova quotidianità digitale e di tenersi sempre aggiornato e informato. Per non rinunciare alla praticità e all’immediatezza delle notizie online, il collegamento in Fibra Ottica di Intred garantisce la più elevata velocità di trasmissione dati oggi possibile.

Tendenze tech del nuovo anno

Il 2022 è iniziato, nuovi obiettivi, nuove sfide e nuove tendenze tech ci attendono. Secondo Cisco saranno cinque i trend tecnologici che caratterizzeranno l’anno: una “nuova Internet”, l’evoluzione del cloud, la cybersecurity, il futuro del lavoro e la sostenibilità. Ma quali sono le caratteristiche principali di questi trend? Paolo Campoli, Responsabile Global Service Provider di Cisco, spiega come la “nuova internet” sia la rete del futuro, una rete in grado di prevedere i guasti e di dirottare il traffico dati su aree meno congestionate del web, garantendo prestazioni ottimali. Quanto all’evoluzione cloud si può dire che si tratti di una naturale conseguenza del cambiamento in atto all’interno delle organizzazioni aziendali, che nel prossimo anno crescerà ulteriormente. L’innovazione tecnologica è la chiave per puntare alla crescita, in tal senso le applicazioni cloud native sono in grado di dare una spinta al business permettendo di beneficiare appieno della flessibilità e della velocità dei nuovi ambienti IT che andranno a crearsi. Il terzo trend, la cybersecurity, assumerà una valenza ancora più importante: per qualsiasi progetto di innovazione tecnologica, di trasformazione digitale, di evoluzione dei servizi sarà un elemento imprescindibile. A tale proposito, Fabio Florio, Responsabile del Centro Italiano di Cybersecurity di Cisco, dichiara che “Il futuro dell’autenticazione sarà senza password, un mondo cioè in cui l’accesso a sistemi, servizi e applicazioni sarà controllato attraverso parametri di identificazione e di comportamento e non da codici che si perdono, vengono sottratti o si rivelano inefficaci. L’accesso sarà dunque abilitato da chiavi di sicurezza o dal riconoscimento biometrico”. L’empatia sul lavoro, quarto trend tecnologico individuato da Cisco per il 2022, sarà un punto di svolta per connettere davvero le persone. Per creare ambienti inclusivi e people-centric le aziende dovranno dotarsi di tecnologie e nuove policy di lavoro, affinché chi lavora da remoto si senta incluso e possa collaborare efficacemente come se fosse in presenza. E per concludere, la sostenibilità che verrà sempre di più supportata e favorita dalle tecnologie digitali, le quali saranno utilizzate come piattaforme per favorire un business più sostenibile. Sarà un anno ricco di novità e di innovazioni e Intred, come società ad alto contenuto tecnologico, propone soluzioni di telecomunicazione d’avanguardia necessarie per cavalcare la trasformazione tecnologica e stare al passo con le innovazioni digitali del futuro.

Di cosa si è parlato sui social nel 2021 in Italia?

Il 2021 sta volgendo al termine, e con l'arrivo della fine dell'anno arriva anche il momento di bilanci. Questa volta però non parleremo di numeri, ma bensì di parole.  Meta, la società di proprietà di Mark Zuckemberg, ha individuato le parole che, più di tutte, hanno registrato i maggiori picchi di utilizzo all'interno di post e commenti presenti sulle proprie piattaforme social Instagram e Facebook. Chiaramente, essendo i social network uno spazio di discussione e confronto, i termini più ricorrenti nelle due piattaforme rispecchiano fedelmente i temi al centro dell’opinione pubblica e della cultura mediatica degli ultimi 12 mesi. Scopriamo quindi quali sono state le parole più condivise e utilizzate dagli utenti in Italia. Tra gli argomenti più discussi e commentati troviamo l’attualità: nell'ultimo anno su Facebook e Instagram non mancano di certo parole che riguardano i vaccini e lo stato di emergenza sanitaria. Covid a parte, all’interno della classifica di Meta trovano spazio anche termini che vanno oltre la pandemia, come bitcoin, auto elettrica, intelligenza artificiale e ibernazione. Ma non solo, hanno suscitato l’interesse delle persone molti aspetti legati alla salute e al benessere e i termini più utilizzati sono stati pilates, vegetarianismo, pole dance, respirazione e psicoterapia. In seguito alla crescente attenzione verso la sostenibilità anche la tematica ambientale si è rivelata una delle più gettonate all'interno dell’universo social. Le conversazioni online si sono concentrate soprattutto intorno a parole come auto elettrica, mobilità sostenibile, pannelli solari e risparmio energetico. L’iter del DDL Zan ha naturalmente avuto una manifestazione anche sui social e fra le parole più postate e commentate del 2021 troviamo, per l'appunto, eterosessualità, identità di genere, lesbismo-orientamento sessuale e transfobia. Altri temi sociali ricorrenti sono stati disabilità, diritti umani, divorzio e femminicidi. Per quanto riguarda l’arte gli artisti più chiacchierati nel web sono stati Banksy e Frida Kahlo, mentre le canzoni più utilizzate all’interno dei Reels di Instagram e delle Storie di Facebook sono state: Cold Heart di Elton John ft. Dua Lipa, Finchè non mi seppelliscono di Blanco, MammaMia dei Måneskin, La più Bella di Mecna e My Heart Goes (La Di Da) di Becki Hill. Per concludere, nel 2021 i social sono stati invasi anche dai trionfi dell’Italia in campo sportivo; i Giochi Olimpici e gli Europei di calcio hanno scatenato moltissimi post e commenti, mentre i nomi più discussi del mondo calcistico sono stati quelli di José Mourinho, Leonardo Bonucci e Paulo Dybala. La pandemia, il lockdown e il distanziamento sociale hanno portato ancora più persone in Rete ma è grazie ad una connessione sicura, rapida e performante come quella offerta da Intred che ci possiamo garantire una fruizione ottimale delle piattaforme social in modo da poter rimanere in contatto e condividere i momenti importanti delle nostre vite.

L’acquisto di libri da store online

Il 25 dicembre si avvicina, rimangono ancora pochi giorni per acquistare i regali di Natale e per gli indecisi che non sanno proprio cosa regalare alla propria mamma, al nonno o all’amica c’è un regalo iconico e intramontabile con cui sicuramente non possono sbagliare: un bel libro! È risaputo che il libro sia un oggetto da sempre molto apprezzato da grandi e piccini, al contrario però il mercato dell’editoria registra una novità insolita: ben un milione di lettori italiani negli ultimi dodici mesi ha scelto di acquistare almeno un libro attraverso i siti delle case editrici. Questo è ciò che emerge dalla ricerca condotta da Pepe Research e rielaborata da AIE (Associazione Italiana Editori) relativa ai comportamenti d’acquisto dei lettori nei canali online di vendita di libri. L’indagine si basa su un campione di 4.000 individui rappresentanti della popolazione dei 14-75enni e dimostra che, nonostante Amazon rimanga, chiaramente, il canale di punta per l’acquisto dei libri online (39%), il 4% dei lettori intervistati acquista direttamente dai siti delle case editrici, un dato raddoppiato rispetto a un anno fa. A tale proposito, Giovanni Peresson, Responsabile dell’Ufficio Studi AIE, afferma che “Nella rivoluzione della distribuzione e dell’acquisto di libri seguita ai mesi di lockdown non c’è spazio solo per le grandi librerie online: l’e-commerce è una realtà che si è imposta a tutti i livelli”. Un altro dato interessante che emerge da questa analisi è la crescente familiarità che i lettori hanno acquisito nei mesi di pandemia rispetto all’acquisto di libri da store online. Ammontano infatti a 2,7 milioni le persone che hanno iniziato ad acquistare libri in rete e che prima non lo facevano, pari all’11% dei lettori, mentre il 44% dichiara di aver effettuato acquisti di libri online anche prima del lockdown. È da considerare che i lettori non si affidano ad un unico canale di vendita, solo una piccola percentuale, infatti, afferma di aver effettuato negli ultimi 12 mesi acquisti esclusivamente da librerie online, mentre la stragrande maggioranza degli intervistati dichiara invece di aver comprato libri anche altrove. Prerogativa di una piacevole esperienza di acquisto online è una connessione ad Internet stabile e veloce, come quella offerta da Intred, che ti permette di navigare ad ultra-velocità. Ad ogni modo, che scegliate di acquistarlo online o recarvi nella vostra libreria di fiducia, un libro è sempre un bellissimo pensiero da far trovare sotto l’albero

Black Friday e acquisti natalizi

Molti italiani hanno atteso il Black Friday per togliersi qualche sfizio e fare acquisti pazzi approfittando di sconti davvero convenienti. Per molti questa tradizione di importazione statunitense è stata anche una buona occasione per anticipare i regali di Natale, acquistati rigorosamente online: infatti nei giorni di promo e in prossimità degli acquisti per il periodo natalizio a farla da padrone è stato il web. Secondo una ricerca, commissionata da Google a Ipsos Canada, che indaga i trend nelle abitudini di acquisto di 16 mercati al mondo, tra cui l'Italia, emerge che il digitale si conferma uno spazio oramai fondamentale per i consumatori: il 48% degli italiani intervistati ha affermato che acquisterà di più online nel periodo delle festività. Questo dato è stato confermato anche dall’indagine Coldiretti e Istituto IXE secondo cui un italiano su due (54%) ha acquistato online i propri regali per Natale, approfittando degli sconti e delle offerte del Black Friday e del Cyber Monday. Complessivamente l’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm-Politecnico di Milano stima che tra il Black Friday e il Cyber Monday gli italiani abbiano speso in acquisti online una cifra vicina agli 1,8 miliardi di euro, registrando rispetto allo stesso periodo del 2020 una crescita delle vendite online del 21%. Valentina Pontiggia, direttrice dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – Politecnico di Milano, ha dichiarato che “in generale, i mesi di novembre e dicembre saranno particolarmente caldi per l’eCommerce del nostro Paese. In questo periodo, infatti, i siti online contabilizzeranno circa il 25% della spesa online di tutto il 2021”. Ma quali saranno stati i prodotti più gettonati durante il Black Friday? Secondo le previsioni del Codancons sull’andamento della settimana di sconti, a primeggiare tra i prodotti più desiderati dagli italiani troviamo ancora una volta l’elettronica e l’high-tech, comparto dove il 60% circa dei consumatori è intenzionato a fare almeno un acquisto, segue poi il settore abbigliamento, calzature e accessori, che coinvolge il 50% dei cittadini che approfittano degli sconti, e quello della salute e dei prodotti di bellezza (20%). Il web si è, dunque, rivelato il terreno più fertile per concludere dei veri e propri affari, ovviamente una connessione a Internet veloce e stabile, come la Fibra Ottica di Intred, è la prerogativa necessaria per non farsi scappare nessuna offerta!

Il settore dei videogiochi in Italia

È stato presentato il primo rapporto dal titolo "Il valore economico e sociale dei videogiochi in Italia" realizzato da Censis in collaborazione con IIDEA, l’Italian Interactive & Digital Entertainment Association, che rivela un boom dei videogiochi nel 2020.  Tra i dati salienti del report c’è innanzitutto la fotografia del comparto su scala nazionale, che evidenzia infatti come nel 2020 il settore videoludico abbia fatto registrare un fatturato di 2,2 miliardi di euro, con un aumento del 21,9% rispetto all'anno precedente. Inoltre, secondo le stime del Censis, un'ulteriore spinta potrebbe arrivare dal PNRR, che, investendo nel gaming 45 milioni di euro in cinque anni, porterebbe il fatturato delle imprese italiane del settore a 357 milioni di euro nel 2026.   Ma quali sono le motivazioni di questo successo? Dall'indagine emerge che per il 71,6% degli intervistati i videogiochi sono divertenti e fanno trascorrere il tempo in modo piacevole. Il 68,2% li ritiene coinvolgenti, perché sanno appassionare e trasmettono emozioni. Il 60,8% li trova intuitivi e facili da utilizzare. Per il 52% aiutano a sviluppare nuove abilità, come risolvere problemi o prendere decisioni in maniera veloce. Per il 42,2% i videogiochi favoriscono la socializzazione, perché incoraggiano le attività di gruppo.  Un’importante considerazione emersa dal rapporto è il crescente valore sociale del comparto, il Presidente di IIDEA afferma "Il gaming non viene più considerato soltanto come fenomeno di intrattenimento e di gioco ma anche come una risposta sociale ai bisogni delle persone, una soluzione innovativa per la didattica, una base di confronto e di scambio relazionale". Dalle risposte degli intervistati si evince che il gaming è utile per la divulgazione scientifica (59%), ha una funzione terapeutica per alcune patologie (58%), è utile alla didattica nelle scuole (52%) e contribuisce allo sviluppo di nuove competenze (52%). Un’alleata del comparto dei videogiochi è un’infrastruttura di rete stabile e performante, come quella di Intred che, diffusa capillarmente sul territorio lombardo, è in grado di fornire connettività in banda larga, ultra-larga, wireless ed offire le migliori performance di gioco.

Ripartiamo dai P.I.C.C.O.L.I.

Il ministero della Pubblica Amministrazione affida ad Anci la gestione del progetto “P.I.C.C.O.L.I. – Piani di Intervento per le Competenze, la Capacità Organizzativa e l’Innovazione locale”. Tale progetto rappresenta uno degli strumenti della politica di coesione finanziati dall’Unione Europea attraverso i fondi strutturali e di investimento europei e il suo obiettivo è quello di migliorare la capacità amministrativa. Digitalizzazione e competenze i pilastri. Nonostante il riflettore sia spesso puntato sulle grandi città, i piccoli Comuni rappresentano l’ossatura portante del Paese: sul totale di 7.904 Comuni italiani ben 5.490 hanno una popolazione inferiore a cinquemila abitanti, rappresentano il 17% della popolazione italiana e amministrano il 54% del territorio nazionale. Il Ministro dell’Amministrazione Pubblica Brunetta racconta: “Questo intervento fa parte di un ampio ventaglio di iniziative del Governo e in particolare del Dipartimento della funzione pubblica a supporto dei Comuni, i più penalizzati in questi anni dal blocco del turnover e dalla contrazione della spesa per investimenti”. Pilastri portanti di questo progetto sono in assoluto digitalizzazione e competenze: il progetto P.I.C.C.O.L.I. è un enorme investimento sulle competenze e sulle tecnologie per sostenere il cambiamento organizzativo necessario alla transizione digitale e per assicurare ai Comuni personale e strumenti adeguati. In caso di valutazione l’Ente destinatario verrà poi ammesso alla successiva fase di progettazione partecipata del piano di intervento. Le Amministrazioni che intendono aderire al progetto possono presentare una manifestazione di interesse indicando uno o più ambiti di intervento, scegliendo tra smart working, bilancio, contabilità, gestione del personale e tributi, acquisti e appalti pubblici, semplificazione e riduzione dei tempi e dei costi, gestione associata dei servizi locali. Chiaramente l’obiettivo finale del progetto è quello di garantire a cittadini e imprese servizi efficienti e di qualità. Anche per Intred fornire servizi di qualità è un obiettivo primario, per questo abbiamo scelto di essere presente con le nostre attività all’interno della Lombardia, così da ottimizzare ogni sforzo operativo e dirigere al meglio gli investimenti infrastrutturali, fornendo in maniera capillare una rete in Fibra Ottica sul territorio lombardo e a molti piccoli e grandi Comuni lombardi. Daniele Peli, Amministratore Delegato di Intred, dichiara: “Attraverso il Bando Scuole stiamo avendo la possibilità di sviluppare la nostra attività in tanti comuni lombardi […] I grandi operatori nazioni sono moto concentrati sulle città più grandi, noi abbiamo fatto la scelta di concentrare la nostra attenzione, soprattutto in termini di investimenti, sui centri più piccoli”.

Sport e high-tech: un binomio vincente

Sono sempre più numerosi gli appassionati che utilizzano la tecnologia per praticare il loro sport preferito. Non parliamo solo di professionisti o di atleti agonistici, ma l'impiego della tecnologia si è diffuso largamente anche tra gli sportivi della domenica. Oggi l'industria tech offre soluzioni per tutte le tasche che intercettano grand parte delle attività sportive: sul mercato, infatti, è possibile trovare programmi di allenamento, app, dispositivi wearable e strumenti di ogni tipo in grado di fornire ogni genere di informazione utile per monitorare l’attività sportiva e migliorare le performance fisiche.    In particolare, la tecnologia indossabile negli ultimi anni ha visto una crescita esponenziale, a confermarlo l’ultima analisi dedicata ai fitness trend del settore realizzata dell’American College of Sports Medicine, secondo la quale la wearable technology, che comprende soluzioni quali tracker fitness, orologi intelligenti, monitor HR e dispositivi GPS, si posiziona stabile al primo posto.     L’ondata digitale non ha escluso nessuno sport, dal running al tennis, dal calcio al fitness, per ciascuna attività sportiva è possibile individuare innovativi gadget che puntano a migliorare le performance, ma anche la sicurezza degli sportivi, vediamone alcuni.    Per i veri amanti della terra rossa un gadget davvero sorprendente è il tennis sensor, un piccolo sensore che, montato nel manico della racchetta, invia dati all’apposita applicazione per smartphone, fornendo dettagli sulla prestazione, come quanti dritti, quanti rovesci, quanti slice, quante volée e come si impatta la palla. Anche i runner possono affidarsi alla tecnologia e migliorare la loro corsa grazie a una soletta elettronica che analizza l’andatura attraverso una rete sensibile di 16 punti di pressione che trasmette informazioni a una app su smartphone.    Un must have degli sportivi sono sicuramente le magliette con cardiofrequenzimetro integrato. Per chi ne sente parlare per la prima volta può sembrare fantascienza, ma in realtà ormai se ne trovano diversi modelli, a costi molto contenuti e tutte capaci di interagire con app per smartphone. Per i ciclisti una bella “invenzione” per salvaguardare la loro sicurezza: un radar retrovisore con luce posteriore, associabile a smartphone per avvisare della presenza di veicoli in avvicinamento. Questo dispositivo garantisce una notevole visibilità, infatti consente ai veicoli in avvicinamento di avvistare il ciclista da una distanza superiore a 1,5 km.    Le innovazioni tecnologiche corrono veloci, come nello sport anche nella comunicazione è importante restare al passo del progresso. Nel settore della comunicazione ultraveloce Intred ha fatto dell’innovazione e della creazione di soluzioni all’avanguardia il proprio tratto distintivo.