In queste concitatissime ore, sono migliaia gli italiani che si stanno organizzando per lavorare da remoto in tutta Italia. Anche se fisicamente lontani per colpa dell’emergenza Coronavirus, colleghi, collaboratori, partner, clienti possono comunque portare avanti progetti a più mani, fare squadra, cooperare, discutere idee in tempo reale. Come? Ovviamente telefonandosi e scambiandosi e-mail, ma anche e soprattutto facendo videoconferenze online, così da potersi confrontare come se fossero tutti insieme nella stessa stanza. Se anche voi avete l’esigenza di rimanere in contatto diretto con il vostro team, dunque, dovreste attrezzarvi in questo senso. Ecco qualche dritta per gestirvi al meglio. Serve una connessione adeguata Per prima cosa dovete assicurarvi di avere una connessione internet adeguata, in grado di supportare le videoconferenze e di garantirvi una buona qualità audio e video. La banda larga di Intred è ciò che fa per voi: infatti, vi permette di fare riunioni e meeting online senza sgranature o “salti” e di caricare/scaricare allegati di grandi dimensioni in tempi rapidissimi e in presa diretta, da commentare poi insieme agli altri partecipanti. Così comunicare ai tempi del Coronavirus sarà più facile. Tante piattaforme fra cui scegliere A questo punto potete scegliere fra diverse applicazioni. Per esempio, noi di Intred utilizziamo STARLEAF, un servizio professionale cloud-based che consente di fare videoconferenze ad alta definizione, con la possibilità di condividere lo schermo e chattare coi partecipanti. Versioni gratuite per l’emergenza E per far fronte alle attuali e, ci auguriamo, temporanee necessità di Smart Working per arginare il contagio da Coronavirus, StarLeaf ha messo a disposizione in tutto il mondo una versione GRATUITA del suo software per fare riunioni e/o appuntamenti on-line. Attraverso il link dedicato http://bit.ly/2vuKLc8 [http://bit.ly/2vuKLc8] ci si può registrare gratuitamente e si ha accesso a vari servizi: si possono fare video-chiamate illimitate, organizzare video-riunioni altrettanto illimitate fino a 45 minuti, si può chattare con i contatti e creare anche chat di gruppo.
In questi giorni di isolamento e blocco forzato a causa dell’emergenza Coronavirus, c’è uno strumento cui le imprese e i liberi professionisti, ma anche gli insegnanti e le scuole possono ricorrere per evitare la paralisi totale: lo smart working (e la didattica digitale da remoto). Se alcuni si sono già attrezzati in questo senso, molti altri lo stanno facendo ora. Anche voi appartenente a questo secondo gruppo? Niente paura: organizzarsi in tempi brevi è possibile, a patto di adottare alcuni accorgimenti. Il primo, fondamentale, è che vi dotiate di una connessione internet adeguata. Come quella garantita da Intred: se ancora non siete nostri clienti, contattateci subito e noi vi forniremo la fibra ottica superveloce nel minor tempo possibile. Tutti i vantaggi della fibra Intred [https://www.intred.it/per-te] Sia che siate dei neofiti dello smart working sia che siate già dei lavoratori flessibili ma che ora, ai tempi del Coronavirus, abbiate bisogno di connessioni più veloci e performanti, Intred è ciò che fa per voi. Infatti, vi garantisce: * alta velocità di download per scaricare file molto pesanti in tempi rapidissimi; * alta velocità di upload per inviare allegati di grandi dimensioni in tutta semplicità; * streaming video in alta definizione, senza interruzioni e a rapido caricamento; * videochiamate senza sgranature o salti di audio e video per essere sempre vicini, anche da lontano. Le regole base da seguire Una volta che vi siete assicurati la giusta connessione e vi siete procurati gli strumenti tecnici necessari (computer, smartphone, tablet, scanner & Co), dovete imparare le regole base dello smart working. Quali sono? Innanzitutto, stabilite chiaramente gli orari di lavoro, così da non rischiare di lavorare a oltranza e da poter comunicare alla vostra rete di contatti le vostre disponibilità. In secondo luogo, organizzate gli spazi: sistemate una scrivania in un luogo tranquillo e piacevole e mantenetela in ordine. Ricordatevi, poi, di fare delle pause, di non mangiare davanti al pc e di spegnere tutto a un certo orario, anche se l’ansia da Coronavirus vi spinge a essere sempre connessi. Prima di meeting digitali e videochiamate fate un check del collegamento audio-video e, durante, scandite bene le parole e aspettate il vostro turno per parlare. Avete un ruolo dirigenziale? Allora imparate ad aver fiducia dei vostri collaboratori, anche se lavorano da remoto, e a delegare. Che cosa dice la legge Ricordiamo che una disposizione governativa di natura temporanea permette ai datori di lavoro con sede in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e Liguria (e ai lavoratori residenti o domiciliati in questi territori ma che lavorano altrove), le zone più colpite dal Coronavirus, di ricorrere allo smart working anche in assenza di accordi individuali. Non ci sono più scuse, quindi, per fermarsi, rimandare progetti e scadenze. Anzi, lo stop forzato imposto dall’emergenza sanitaria attuale potrebbe agire da acceleratore del cambiamento e contribuire alla diffusione del lavoro flessibile.
Viviamo in un’epoca talmente accelerata che quanto successo nel 2010 ci sembra già preistoria. A maggior ragione in un ambito dove la velocità e l’innovazione sono tutto: quello della tecnologia. Ciò che era agli albori solo pochi mesi fa o che ci sembrava lontanissimo fino a ieri, oggi è piena realtà. Ma quali sono le novità tecnologiche che caratterizzeranno il nuovo anno? È una domanda che noi di Intred, che sulle soluzioni d’avanguardia abbiamo fondato il nostro business, non potevamo non farci. Ecco allora quali saranno secondo noi le novità del 2020 nel mondo della tecnologia. 1. Il boom del 5G Di 5G si parla già da un po’, ma la vera svolta arriverà quest’anno. Perlomeno sul mercato italiano. Dopo le sperimentazioni condotte nei mesi scorsi dalle principali compagnie telefoniche in alcune città, infatti, ora si entra nel vivo. L’obiettivo è portare le tecnologie di telefonia mobile di quinta generazione, che garantiscono prestazioni e velocità molto più elevate dell’attuale 4G, su tutto il territorio. Potrete così accedere con i vostri smartphone a tutto l’intrattenimento in altissima definizione. Ma la rivoluzione coinvolgerà anche industria e terziario: con il 5G servizi come telemedicina, smart city e fabbrica connessa saranno ancora più performanti. 2. L’evoluzione degli smart glasses Questo probabilmente sarà un anno decisivo per la creazione dei visori in realtà aumentata 4.0, che incorporeranno in maniera definitiva il mondo digitale in quello fisico, senza più separazioni. Ecco perché nel nostro personale “elenco novità 2020 nel mondo della tecnologia” non poteva assolutamente mancare l’avvento degli smart glasses di ultima generazione. 3. Lo sviluppo del multicloud Vi siete finalmente convertiti al cloud computing e ora non potreste più farne a meno? Bene, ma sappiate che è già ora di guardare avanti. Nei prossimi mesi, infatti, saranno sempre più le persone e soprattutto le aziende che passeranno al multicloud, si doteranno cioè di infrastrutture capaci di integrare servizi cloud pubblici e privati di diversi fornitori. La ragione principale è semplice: questa eterogeneità permette di sfruttare al meglio le caratteristiche dei singoli cloud, dei vari server e delle nuove tecnologie. Fra le novità che ci riserverà il settore della tecnologia nel 2020 questa è una delle più salienti. 4. L’addio a Windows 7 Lo scorso 14 gennaio, Microsoft ha interrotto il supporto esteso a Windows 7, che ancora oggi è uno dei sistemi operativi più diffusi al mondo. Sapete che cosa significa? Sostanzialmente che da quella data gli utenti non possono più ricevere aggiornamenti di sicurezza e richiedere assistenza tecnica. Se sulla carta nulla vi vieta di continuare a impiegare comunque il sistema operativo, nella pratica non si tratta della scelta ideale: senza queste funzionalità, infatti, aumentano le minacce alla sicurezza, per cui di fatto sareste in balia della criminalità informatica. Senza dimenticare che, terminato l’extended support, termina anche la compatibilità di diversi componenti hardware. 5. L’affermazione della fibra ottica Nei mesi scorsi, vari intoppi, fra cui le lungaggini burocratiche e i problemi collegati ai finanziamenti degli interventi, hanno rallentato lo sviluppo della fibra ottica in Italia. Ma ora sembra che la situazione si sta finalmente sbloccando. Secondo gli ultimi dati forniti da Infratel [https://www.infratelitalia.it/], a fine 2019 nel 42% dei comuni italiani erano stati quantomeno avviati i lavori per la costruzione delle infrastrutture necessarie a supportare questa tecnologia di ultima generazione. Il 2020 dovrebbe, dunque, essere un anno decisivo per l’affermazione della banda larga e la sua diffusione su gran parte del nostro territorio. Anche Intred, che al suo attivo ha già oltre 2.500 km di fibra ottica di ultima generazione, è pronta a continuare la sua espansione.
Hanno sempre il telefono fra le mani e se per caso escono di casa senza si sentono quasi nudi. Eppure i giovani non sono le sole vittime della dipendenza da social network. A non riuscire a staccarsi da Facebook & Co sono anche e soprattutto gli adulti. Secondo l’ultimo Rapporto Agi-Censis, il 61% degli italiani utilizza i social in maniera continuativa durante la giornata (nel caso di WhatsApp la percentuale supera il 70%), sette giorni su sette, e il 77,2% non va a dormire senza aver dato prima uno sguardo allo smartphone. Se anche voi fate fatica a stare lontano dallo schermo, dunque, sappiate che siete in ottima compagnia. I numeri del problema Il 63% della popolazione non appena si alza al mattino controlla notifiche e bacheche online e il 34,1% non rinuncia a essere connesso nemmeno mentre è a tavola. Tutti, anche i più indaffarati, trovano il modo di accedere ai propri profili sociali nel corso della giornata, più volte al dì. Il loro segreto? Il 52,6% ammette che per farlo sottrae tempo al lavoro e il 35,6% agli affetti famigliari. La dipendenza da social network è così forte che il 55,4% del campione rivela di provare ansia e stress se, per un qualsiasi motivo, non riesce a connettersi a internet. La notizia positiva è che oltre il 20% della popolazione adulta riconosce di essere ossessionata dal mondo virtuale. I campanelli d’allarme cui fare attenzione Per capire se state rischiando di sviluppare una vera e propria dipendenza da social network fate attenzione ad alcuni campanelli di allarme. La necessità continua di controllare le notifiche di Facebook [https://www.facebook.com], Instagram [https://www.instagram.com/], Twitter [https://twitter.com/] e WhatsApp [https://www.whatsapp.com], il sentirsi persi quando non si è connessi, il non riuscire a stare lontani dal telefono nemmeno quando si guida o si è in compagnia di altre persone, il bisogno di doversi geolocalizzare in ogni luogo, il guardare continuamente lo smartphone mentre si è con i propri famigliari e amici sono tutte spie da non sottovalutare. I consigli per superare la dipendenza da social network Internet e i social network, però, non vanno demonizzati a priori. Infatti, possono essere molto utili, a livello personale e anche professionale. Per questo, la soluzione non consiste certo in un ritorno al passato. Al contrario, è importantissimo dotarsi di tutti quegli strumenti che permettono di stare al passo con i tempi e di essere sempre connessi, come quelli proposti da Intred. A patto di imparare a usarli con buon senso e intelligenza. Per esempio, è bene che pianifichiate a priori degli slot di tempo da dedicare alla navigazione nell’arco della giornata e che poi non sgarriate. Sì anche a disattivare le notifiche push del vostro smartphone e a tenere una sorta di diario digitale in cui scrivere ogni giorno quando e come usate il web. In questo modo diventerete più consapevoli. Infine, obbligatevi ad appoggiare il cellulare in cucina prima di andare a letto e a non riprenderlo in mano fino a dopo colazione.
Se in molti paesi il fintech è un settore già ampiamente sviluppato, in Italia è decollato in ritardo. Ma sta recuperando velocemente terreno. Oggi, infatti, sono ben 12,7 milioni i nostri connazionali che utilizzano almeno un servizio di tecnofinanza. Significa che poco meno di un cittadino su tre fra i 18 e i 74 anni ha accesso all’innovazione tecnologica nel campo finanziario e assicurativo. A dirlo è una ricerca dell’Osservatorio Fintech&Insurtech del Politecnico di Milano [https://www.polimi.it/]. E voi siete già parte attiva di questa rivoluzione digitale? Il fenomeno è globale Stando all’indice Fintech Adoption di EY [https://www.ey.com/it/it/home] (network mondiale di servizi professionali di consulenza direzionale, revisione contabile, fiscalità e transaction), un terzo dei consumatori di tutto il mondo utilizza almeno due servizi tecnofinanziari. Non solo: l’84% di loro dichiara di sapere che cos’è il fintech. Spesso, però, questa conoscenza è solo superficiale. A differenza di quanto pensano in molti, infatti, fintech non è semplicemente sinonimo di open banking. È molto di più: sta per “financial technology”, ossia tecnologia finanziaria o tecnofinanza, e indica tutti quei servizi e prodotti finanziari, bancari e assicurativi erogati attraverso le tecnologie di ultima generazione. Fra queste ultime rientrano anche servizi come l’housing e cloud hosting, l’internet super veloce e la banda ultra larga di qualità superlativa, proprio come quelli garantiti da Intred. Agli italiani piacciono i pagamenti mobili Dalla ricerca del Politecnico di Milano emerge che in Italia i servizi fintech più utilizzati sono due: i pagamenti mobili (14%) e i chatbot per comunicare con la banca (10%). I meno diffusi, invece, sono le assicurazioni on demand e quelle con premi basati sul comportamento. Anche le imprese, da sempre diffidenti verso il mondo della finanza (tanto che il 36% delle Pmi non ha mai fatto uso di prodotti e servizi finanziari), si stanno aprendo alla sua evoluzione digitale: il 64% delle Pmi che impiega prodotti quali anticipo fatture, prestiti a medio-lungo termine e leasing, infatti, spesso lo fa tramite proprio strumenti digitali. Quello della tecnofinanza è un mondo in espansione La digital revolution, dunque, finalmente sta investendo anche nel nostro paese finanza, banche e assicurazioni. Oggi in Italia sono attive 326 startup Fintech & Insurtech: il 42% opera nei servizi bancari e il 25% nei servizi tecnologici orientati al mondo finanziario e assicurativo. La raccolta media di finanziamenti è pari a 2,6 milioni per azienda, con alcune eccezioni. Basti pensare ai 100 milioni di Prima Assicurazioni e agli oltre 70 milioni di MoneyFarm [https://www.moneyfarm.com/it/]. Certo, si tratta di numeri ancora “timidi” se paragonati a quelli di altri stati, ma comunque la strada sembra ormai segnata: salvo colpi di scena, la tecnofinanza dominerà il nostro futuro.
Siete degli inguaribili romantici e fate il possibile per celebrare ogni ricorrenza? Oppure, al contrario, non amate smancerie e sentimentalismi e rispettate poco le convenzioni? Qualunque sia la vostra indole, se per San Valentino 2020 scegliete Brescia non avrete che l’imbarazzo della scelta. Sono tantissimi, infatti, gli eventi organizzati in città e provincia per festeggiare la giornata degli innamorati: impossibile che non troviate qualcosa che faccia al caso vostro. Ecco qualche esempio. La cena sul Treno dei Sapori Se siete amanti del viaggio, dell’avventura e della buona tavola, l’evento su misura per voi è in provincia di Brescia: si tratta della cena di San Valentino 2020 sul Treno dei Sapori [http://trenodeisapori.area3v.com/menu/cena-san-valentino]. L’appuntamento è alle 18.30 alla stazione di Iseo. Ad aspettarvi a bordo un aperitivo a base di Franciacorta e mazzancolle. Mentre viaggerete alla volta di Pisogne potrete gustare diversi piatti e ammirare il panorama mozzafiato dal finestrino. I percorsi di coppia alle terme Un evergreen per le coppie di tutte le età? Le terme, naturalmente. Quelle di Boario, in Valle Camonica, propongono il pacchetto fuga d’amore [http://www.termediboario.it/it/prodotti/71-fuga-damore-alle-terme-di-boario.html]: due giorni all’insegna del romanticismo, fra love welcome a base di fragole e spumante, percorso benessere SPA e massaggio sensoriale di coppia. Ancora più ampio il ventaglio di proposte per San Valentino 2020 [https://www.termedisirmione.com/it/aquaria/san-valentino] di Aquaria: se puntate sul centro termale di Sirmione potrete scegliere fra massaggi you&me, aperitivi e merende, scrub e percorsi a due, private SPA e cene romantiche. La visita al Gardaland Sea Life Aquarium In occasione di San Valentino 2020, anche Gardaland Sea Life Aquarium [https://www.gardaland.it/it/acquario/gardaland-sea-life-aquarium/speciale-san-valentino/] si veste a tema. Il 14 febbraio l’acquario della provincia di Brescia accoglierà 20 coppie con un flûte di benvenuto e, poi, una guida di eccezione le accompagnerà in un percorso di visita mirato. Al termine, i 40 fortunati ceneranno in uno dei punti più suggestivi della struttura: la sala Covo del Capitano, che accoglie la grande vasca oceanica. Se non riuscirete a partecipare alla cena, per tutto il weekend avrete comunque la possibilità di visitare il centro usufruendo della speciale promozione 2 per 1. Il viaggio a Pontedilegno in Love Siete appassionati di montagna? Allora non potete perdervi Pontedilegno in Love [https://www.prolocopontedilegno.it/event/pontedilegno-in-love/]: venerdì 14 e sabato 15, in piazza XXVII Settembre, potrete ammirare 17 allestimenti scenografici a tema, farvi coccolare dalla mascotte regala abbracci e godere dell’animazione e dell’intrattenimento musicale. E dopo aver scattato una foto nel Love Photo Point, tutti nei bar e ristoranti convenzionati che animano una delle località di montagna più conosciute del territorio di Brescia. Le cene e le degustazioni sul territorio Naturalmente anche moltissimi ristoranti, bar, cantine e locali di Brescia e provincia organizzeranno iniziative speciali per San Valentino 2020. Con la connessione super veloce di Intred, vi basteranno pochi istanti per scovare l’evento che fa più per voi!
Ammettetelo: anche voi lo scorso dicembre avete ceduto alla tentazione di stendere la famigerata lista dei buoni propositi 2020. Non siete i soli. Del resto, non c’è nulla di male, anzi. Ogni tanto fare un bilancio della propria vita e capire come aggiustare il tiro va benissimo. Tutti dovrebbero imparare a farlo più spesso. Il problema sta poi nel mantenere le promesse che si fanno a se stessi. Spesso, infatti, si desiste alla prima difficoltà o, semplicemente, ci si dimentica quanto ci si era ripromessi di fare. Anche voi state per mollare? Non fatelo. Non temete: se vi affidate a Intred, basteranno pochissimi istanti per installare quello che potrebbe rivelarsi uno strumento indispensabile per realizzare i vostri desideri. Provate prima a scaricare le app che aiutano a tenere alta la motivazione e a rispettare gli obiettivi prefissati. Noi di Intred, che crediamo fortemente nella tecnologia e nei suoi vantaggi, ve ne suggeriamo alcune ad hoc. Coach.me Se faticate a rimanere focalizzati sul vostro obiettivo e tendete a disperdere risorse ed energie, questa è la app che fa per voi. Dopo che avrete inserito i vostri buoni propositi 2020, potete seguire i progressi che compiete ogni giorno, ottenere ricompense, fare domande. E quando vi sentite a un punto morto, la community può incitarvi. Coach.me vi mette anche a disposizione un vero e proprio life coach virtuale. Quit now! Fra i vostri buoni propositi per il 2020 c’è anche quello di smettere di fumare? Allora scaricate subito questa app. Infatti, vi aiuta a tenere il conto delle sigarette consumate, fornendovi la percezione di quanto fumate e della vostra dipendenza. Mostra in tempo reale i progressi attraverso grafici in continuo aggiornamento: il tempo dall’ultima volta che avete ceduto al vostro vizio, il numero di “bionde” cui avete rinunciato e anche i soldi risparmiati. Runtastic Avere uno stile di vita più attivo e dedicarsi maggiormente a camminata e corsa: ecco uno dei proponimenti più gettonati. È anche uno dei vostri? Con questa app potete tracciare i vostri allenamenti, sapere quante calorie bruciate ogni volta, analizzare le statistiche, partecipare a delle sfide, condividere i vostri successi nella community. Che cosa ci fate ancora lì? Iniziate l’allenamento! Peak Non solo i muscoli, ma anche il cervello va allenato. Se quest’anno volete dedicare più tempo al potenziamento della vostra mente questa è la app che fa per voi. Infatti, mette a disposizione oltre 40 giochi diversi: ciascuno di essi è sviluppato da neuroscienziati ed esperti di giochi con l’obiettivo di mettere alla prova le abilità cognitive e da spingervi oltre i vostri limiti. Potete anche chiedere al personal coach virtuale di trovare il training più adatto per voi. Simply Being Guided Meditation È uno dei buoni propositi per antonomasia: trovare più tempo per se stessi, combattere lo stress e rilassarsi. Se anche voi aspirate alla pace mentale, puntate sulla meditazione, che aiuta a concentrarsi su se stessi, a liberare la mente e a ridare la giusta priorità alle cose. Questa applicazione vi spiega come meditare, guidandovi passo passo sia che siate alle prime armi sia che siate esperti. Ciascuno, infatti, può decidere quale modalità seguire e se aggiungere o meno la musica. Contacalorie di FatSecret Se nella lista dei vostri buoni propositi 2020 c’è anche quello di mettervi a dieta, sappiate che siete in buona compagnia. Per non perdervi lungo la strada, ricorrete a questa app. Troverete: un diario alimentare, dove annotare quantità e apporto calorico e nutrizionale di ciò che mangiate; un grafico giornaliero che vi avvisa a che punto siete del consumo calorico concesso nella giornata; un prontuario degli alimenti e delle calorie. L’applicazione si trasforma anche in un lettore di codici a barre per rilevare tutte le proprietà nutrizionali dei cibi. Pomodoro Ecco la risposta alle preghiere di tutti coloro che non riescono a gestire il tempo e a rimanere focalizzati. Prima di tutto dovete suddividere le mansioni della giornata in piccoli compiti da 25 minuti. Poi impostate il primo task e il timer. Quindi, iniziate. Solo quando suona il cellulare, al termine dei 25 minuti, potete concedervi un break di cinque minuti. Dopo quattro obiettivi centrati avete diritto a una pausa di 20-30 minuti.
Distraggono, fanno perdere tempo, amplificano sentimenti riprovevoli come odio e razzismo, favoriscono la diffusione delle fake news. Eppure, ai social network non sapremmo più rinunciare. Nemmeno le aziende potrebbero più farne a meno: ormai sono diventati uno strumento essenziale del business. Ma vi siete mai chiesti quale ritorno reale generano per un’impresa? Se voi no, Facebook sì e per trovare una risposta a questa domanda ha commissionato un’indagine ad hoc alla società di ricerca Copenhagen Economics. I ricercatori hanno così esaminato un campione di 7.700 piccole e medie imprese presenti in 15 paesi europei, con il solo obiettivo di calcolare l’impatto e i benefici economici della loro presenza sui social. Ebbene, analizzando i dati raccolti, gli autori hanno calcolato che solo nel 2018 l’utilizzo di Facebook e delle sue app, come Messenger, Instagram e WhatsApp, ha contribuito a generare un fatturato di 208 miliardi di euro per le aziende europee. È una vetrina senza rivali al mondo Le ragioni per cui i social costituiscono uno strumento così potente per le imprese sono molte e complesse. Ma sapreste indicarne qualcuna? Non è difficile. Fra queste, infatti, ce n’è anche una particolarmente ovvia: la possibilità di mettersi in mostra. Facebook & Co sono una vetrina all’ennesima potenza, che permette di far conoscere il proprio marchio e i propri prodotti potenzialmente a un pubblico infinito, anche al di fuori dei confini nazionali. E, infatti, dei 208 miliardi di fatturato generati nel 2018 anche grazie ai social, ben 98 sono arrivati dalle esportazioni: 58 miliardi di euro di merci sono stati spediti all’interno dell’Ue e 40 miliardi nel resto del mondo. Un traino per le aziende fondate da donne Ma quali sono state le imprese che hanno saputo trarre i maggiori vantaggi dalla propria presenza su Facebook? La risposta, in questo caso, non è per nulla ovvia. Ve la sveliamo noi: quelle fondate da donne. Il 58% di queste società ha ammesso che i servizi offerti dal colosso di Mark Zuckerberg sono stati essenziali per l’avvio delle loro attività e il 65% ha riconosciuto che questi strumenti hanno permesso al loro business di crescere. Inoltre, il 60% delle imprese ha spiegato che le app della compagnia americana hanno consentito loro di abbassare i costi relativi al marketing, migliorare l’assistenza clienti ed entrare in nuovi mercati. Grande alleato anche delle imprese italiane Facebook fa bene anche alle imprese italiane. Secondo uno studio commissionato da Facebook stessa a Ipsos, infatti, l’utilizzo di questo social network ha aiutato il 44% delle piccole e medie imprese ad aumentare le vendite, sia sul territorio italiano sia all’estero. Anche Instagram ha una certa utilità: il 55% del campione ha dichiarato di utilizzarlo per entrare in contatto con nuovi clienti e migliorare la capacità competitiva. E per quanto riguarda le altre app? Il 51% delle aziende tricolore si serve di WhatsApp, e in particolare di servizi come WhatsApp Business [https://www.wired.it/mobile/app/2018/01/19/come-funziona-whatsapp-business/], per allargare la propria clientela. Il 49% si affida a Messenger per lo stesso motivo, mentre il 42% lo sfrutta per incrementare la soddisfazione dei clienti. È anche per questo che affidarsi a un’azienda come Intred è diventata ormai una necessità: solo una rete di connessione ad alta velocità (e gli altri servizi business) permette di presidiare i social e di godere di tutti i benefici conseguenti.
Che il nostro presente e soprattutto il nostro futuro parlino digitale è ormai risaputo. Chissà quante volte vi sarà capitato di leggere che l’avvento delle nuove tecnologie sta rivoluzionando le nostre vite e trasformando il mondo del lavoro. Ma cittadini e imprese sono davvero pronti per affrontare le sfide che tutto questo comporta? Non del tutto, perlomeno non in Europa e soprattutto non in Italia. A dircelo è la rilevazione Eurostat 2019 sulla digital economy and society in Europa, che nei prossimi mesi verrà utilizzata per calcolare il DESI (digital economy and society index) 2020. Ad oggi, infatti, esistono ancora due aree di forte criticità nell’ambito della trasformazione digitale: una è rappresentata dalle competenze digitali e l’altra dall’innovazione delle PMI, le piccole-medie imprese. Ecco perché. L’uso di internet da parte dei cittadini cresce A livello europeo, la fetta di popolazione che usa internet almeno una volta alla settimana è cresciuta mediamente del 2% rispetto al 2018, raggiungendo quota 85%. In parallelo, è scesa la quota di coloro che non navigano mai in rete o che non hanno navigato nell’ultimo anno, oggi pari all’11%. L’Italia, però, non è certo fra i paesi leader nell’accesso al web: infatti, il 20% dei nostri concittadini non ha mai visitato siti o utilizzato app e solo il 74% lo fa in maniera abituale. Non deve stupirci, quindi, che solo il 14% dei nostri concittadini usi servizi di eGovernment e trasmetta moduli e che solo il 38% abbia fatto shopping online negli ultimi 12 mesi contro una media europea rispettivamente del 38% e del 63%. Le Pmi sono in ritardo Ma se pensate che noi italiani non brilliamo per uso individuale di internet, allora dovete sapere che le aziende tricolore fanno ancora peggio di noi singoli cittadini. In Europa solo il 18% delle Pmi vende online, l’1% in più di quelle che lo facevano nel 2018, 2017, 2016 (il piccolo incremento, infatti, è arrivato dopo tre anni di stasi). Ebbene, in Italia questa percentuale scende addirittura al 10%. In entrambi i casi, siamo comunque lontani dal target del 33% che l’Europa aveva fissato per il 2015. Eppure, il 77% delle nostre piccole medio aziende ha un sito web. Evidentemente, ancora oggi si investe soprattutto in immagine e non in una strategia completa di crescita digitale. E così aspetti centrali del business rimangono ancora confinati al mondo puramente “fisico”, con conseguenze negative per tutti. Purtroppo, il trend rispetto all’utilizzo di tecnologie all’avanguardia per digitalizzare l’integrazione di processi come ERP e CRM è altrettanto stagnante: in Europa il primo è stabile al 33% (35% in Italia) e il secondo al 31% (26% in Italia). Un’altra nota dolente è rappresentata dal livello di connessione di cui dispongono le aziende: in media, solo il 49% delle imprese europee ne usa una ad almeno 30 Mbps. In Italia, non si va oltre il 37%. Tutti questi numeri migliorano quando si parla di grandi imprese, ma non abbastanza. Il risultato è che la strada verso l’innovazione e la trasformazione digitale appare sempre più in salita. Competenze digitali, queste sconosciute A rendere il quadro ancora più desolante è la mancanza di competenze digitali da parte dei lavoratori europei in generale e italiani in particolare. In media, infatti, in Europa solamente il 66% della forza lavoro possiede conoscenze digitali almeno di base. In Italia non si arriva nemmeno al 50% (precisamente al 49%). Se pensate che questa lacuna non riguardi manager e imprenditori vi sbagliate: anche in questo caso, il ritardo è significativo. L’unica nota positiva è che fra chi ricopre ruoli dirigenziali c’è una propensione crescente a dotare il personale di dispositivi mobili, specie nei paesi scandinavi. E questa attenzione da parte di capi e dirigenti costituisce uno degli indicatori di e-leadership per la digital transformation. Le cose non cambiano di molto nemmeno se ci concentriamo sui cittadini in generale invece che sui lavoratori. Solo il 42% degli italiani possiede competenze digitali almeno di base rispetto al 58% della media UE e appena il 22% possiede competenze digitali superiori a quelle di base rispetto al 33% della media europea. L’Italia non è pronta per la trasformazione digitale Insomma, nonostante l’Italia del digitale abbia compiuto importanti evoluzioni rispetto a qualche anno fa, il divario verso gli altri paesi europei continua a rimanere elevato. Un dato già preoccupante di per sé, ma che dovrebbe allarmarci ancora di più se pensiamo che nemmeno la situazione europea è così rosea. La trasformazione digitale appare una sfida sempre più ardua. Ecco perché partner come Intred, che credono fortemente nel binomio “tecnologia e sviluppo”, sono sempre più indispensabili: senza la disponibilità di una connessione adeguata e di tecnologie via via più performanti non solo le aziende ma anche i privati faticano a tenere il passo. Se vogliamo colmare il gap, nessuno può rinunciare a un alleato in grado di garantire quella velocità e quell’innovazione così essenziali al giorno d’oggi.
Chi la considera una sonnolenta città di provincia, evidentemente non la conosce fino in fondo o forse non la conosce affatto. Oggi, infatti, Brescia (con la sua estesa provincia) è tutto fuorché pigra. Negli ultimi anni, ha mostrato uno spirito frizzante capace di soddisfare anche i gusti più difficili: se i suoi innumerevoli monumenti fanno la gioia degli appassionati di storia e arte, le sue tante manifestazioni regalano sorrisi e divertimento alle platee più disparate. Se volete viverla a 360° gradi, scoprendola anche sotto vesti un po’ insolite, ecco i 12 appuntamenti che non dovete perdervi nel corso dell’anno. A gennaio la mostra “Banksy takes Franciacorta” Chi l’ha detto che lo shopping e la cultura non vanno d’accordo? Al Franciacorta Outlet Village di Rodengo Saiano potrete dedicarvi all’uno e all’altra quasi in contemporanea. Fino all’8 marzo, infatti, è in scena l’esposizione temporanea dedicata a Banksy. Fra un acquisto e l’altro, avete la possibilità di ammirare, in una cornice assolutamente unconventional, 25 opere firmate in originale dallo street artist più famoso al mondo. L’ingresso è libero e gratuito, tutti i giorni, dalle 10 alle 20. A febbraio il Carnevale tradizionale di Bagolino Brescia non ha nulla da invidiare a Viareggio o Venezia in fatto di Carnevale. In tutta la provincia, infatti, sono tantissime le iniziative organizzate ogni anno per celebrare una delle feste più amate da grandi e piccini. Se però siete alla ricerca di un evento caratteristico e originale, allora puntate su Bagolino, uno dei carnevali più antichi e importanti del nord Italia. Sulle strade del borgo medievale vedrete sfilare e danzare i balarì (ballerini) accompagnati dalle melodie dei violini dei sonadur (suonatori), tutti vestiti con i costumi tradizionali, tramandati di generazione in generazione. A marzo l’Ice Music Festival Avete tempo fino al 28 marzo per salire a 2.600 metri di quota e assistere a uno dei tanti concerti organizzati in occasione dell’Ice Music Festival [https://www.bresciatourism.it/cosa-fare/ice-music-ponte-di-legno/]. Di che cosa si tratta? Di un incredibile festival di musica glaciale che si tiene nell’Ice Dome, un teatro di ghiaccio costruito sul ghiacciaio Presena. La rassegna prevede quattro concerti a settimana. Durante i due del giovedì a deliziarvi saranno musica classica, folk, contemporanea e scritture originali. Nel weekend, invece, vanno in scena vari progetti musicali, con brani che spaziano dal jazz al pop, dal rock alla musica tradizionale. Ad aprile il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo Se all’alta quota preferite la città non scoraggiatevi: c’è qualcosa di speciale anche per voi. Fino a giugno, infatti, al teatro Grande di Brescia e al teatro Donizetti di Bergamo è in programma il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo [https://www.festivalpianistico.it/festival/edizione-2020/], una delle più prestigiose manifestazioni europee dedicate al pianoforte. Come ogni anno, il cartellone promette benissimo, fra debutti, star mondiali e ospiti speciali. A maggio la Mille Miglia Se siete appassionati di motori tanto meglio, ma anche se non lo siete non importa. Se aspirate a vivere un’esperienza da bresciani doc non potete comunque rinunciare all’evento bresciano per eccellenza: la Mille Miglia. La 39esima edizione è in programma dal 13 al 16 maggio 2020: le auto d’epoca partiranno da Brescia alla volta di Cervia-Milano Marittima, per poi raggiungere Roma e fare ritorno in città. In quei giorni vi sembrerà quasi di vivere in un altro luogo tanto è il fermento e tante sono le iniziative in programma. A giugno il Festival dei Laghi A volte, per sentirsi in vacanza e staccare un po’ non serve programmare chissà quale viaggio. Se volete approfittare del ponte del 2 giugno per riposarvi e rigenerarvi programmate una gita sul lago d’Iseo. In quel lungo fine settimana, infatti, torna l’appuntamento con il festival dei Laghi Italiani [http://www.festivaldeilaghi.it/], la più grande kermesse italiana dedicata ai laghi italiani ed europei. Fra bancarelle enogastronomiche, esposizioni, mostre d’arte, concerti, spettacoli, passeggiate in centro e in riva al lago un giorno vi sembrerà troppo poco. A luglio il Sarnico Busker Festival È diventato uno degli appuntamenti fissi dell’estate: dopo 23 edizioni, il Sarnico Busker Festival è entrato di diritto nelle tradizioni bresciane e anche bergamasche. Palcoscenici dell’evento sono, infatti, sia il comune di Paratico, in provincia di Brescia, sia quello di Sarnico, in provincia di Bergamo. Ogni anno, a fine luglio le loro vie accolgono le esibizioni di innumerevoli acrobati danzatori, giocolieri, trapezisti, funamboli, mimi, burattini. Ad agosto la Mostra Mercato di Bienno Appuntatelo sulla vostra agenda: l’ultima settimana di agosto si tiene la 30esima edizione della tradizionale Mostra Mercato di Bienno [http://www.mostramercatobienno.it/]. Fate il possibile, dunque, per programmare in quei giorni una capatina nell’antico borgo medievale della Valle Camonica. Potrete così vedere come il piccolo paesino si trasforma in una bottega a cielo aperto, con oltre 200 artisti e artigiani da tutto il mondo. Dimostrazioni di antichi mestieri, opere d’arte, prodotti artigianali, spettacoli e musica varranno il viaggio. A settembre la Festa di Santa Croce Monte Isola, l’isola lacustre più grande d’Europa, è già di per sé una perla di rara bellezza, di cui tutta la provincia di Brescia va molto fiera. Ma ogni cinque anni supera se stessa. In che modo? Addobbandosi come non mai per la festa di Santa Croce [https://www.visitmonteisola.it/eventi-monte-isola-lago-iseo/festa-di-santa-croce/], conosciuta anche come festa dei Fiori. Da lunedì 14 a domenica 20 settembre, le case e le vie dei borghi di Carzano e Novale saranno completamente rivestiti da stupendi fiori di carta realizzati a mano. Un lavoro immane che gli abitanti stanno preparando da mesi. A ottobre Librixia Torna anche quest’anno l’appuntamento con Librixia, la Fiera del libro di Brescia. L’ultimo weekend di settembre e la prima settimana di ottobre tutti i lettori o aspiranti tali sono invitati a partecipare a presentazioni, dibattiti, incontri, confronti e riflessioni. In Piazza Vittoria troverete sia il mercato curato dalle librerie e dalle case editrici bresciane sia l’area meeting, in cui potrete incontrare autori e grandi nomi della cultura, della letteratura e dello spettacolo. A novembre FUTURA Economia X l’Ambiente Il Pianeta Terra chiama e Brescia risponde. Nell’anno che si è aperto all’insegna della sostenibilità, Pro Brixia, azienda speciale della Camera di Commercio di Brescia, ha deciso di organizzare una manifestazione dedicata a tematiche come innovazione, ambiente e green economy. L’ambizione? Fare di Brescia la “capitale dell’economia sostenibile”. A FUTURA Economia X l’Ambiente le protagoniste saranno le eccellenze locali e nazionali che si sono distinte per i progetti e le buone prassi virtuose in tema sia di imprenditorialità sia di rispetto delle risorse naturali. A dicembre… l’imbarazzo della scelta Dicembre è tutto un pullulare di eventi, dedicati al Natale, a Santa Lucia e al nuovo anno. Non avrete, dunque, che l’imbarazzo della scelta. * Volete continuare a rimanere aggiornati su quanto di bello e coinvolgente succede a Brescia e provincia? Allora scegliete Intred: grazie alla sua rete di connessione ad alta velocità, non vi perderete nemmeno uno degli eventi 2020.
INTRED FIBRA OTTICA: DIREZIONE MONZA-BRIANZA E MILANO! Passo dopo passo Intred, l’operatore di telecomunicazioni (quotato dal 2018 sul mercato Aim Italia di Borsa Italiana) prosegue la propria conquista delle principali città della Lombardia. Quale direzione sta prendendo questa volta? Dopo Brescia e Bergamo, la fibra ottica Intred si espande anche a Milano, soprattutto nelle zone di Monza e Brianza, che oggi possono navigare senza limiti e a tutta velocità. Ecco i motivi del successo della fibra ottica Intred a Milano, in particolare, sul territorio di Monza e di Brianza: * Intred è il primo player in Lombardia che ha l’obiettivo di sviluppare una rete proprietaria di fibra ottica entro il 2019/2020, in grado così di lanciare la sfida ai colossi della comunicazione. L’operatore di riferimento nella propria area geografica di competenza, specializzato nella connettività delle reti in banda ultra-larga, banda larga, wireless, telefonia fissa, servizi cloud e accessori correlati, per clienti business e retail. * Il punto di forza rispetto i big player del settore è un servizio ad hoc fornito sia nella pre-vendita, effettuando analisi accurate dei bisogni del cliente, sia nel post-vendita, dove la consulenza Intred è a disposizione lungo tutta la durata del rapporto. L’infrastruttura proprietaria consente infatti di erogare servizi più efficienti e rispondere in modo immediato alle alle esigenze del cliente. * Focus di Intred è anche la personalizzazione, costruendo per i propri clienti progetti articolati e su misura. Rispetto i colossi del mercato, l’operatore è dotato di una struttura decisionale interna molto più snella e, di conseguenza, più veloce ed efficiente. Lavori a Milano e vuoi sapere se la Fibra Ottica di Intred raggiunge la tua attività? Contattaci per richiedere un preventivo personalizzato! [https://www.intred.it/contatti/]
CON LA NOSTRA FIBRA OTTICA, BERGAMO NAVIGA A TUTTA VELOCITÀ Fibra ottica a Bergamo? Ci pensa Intred, l’operatore di telecomunicazioni (quotato dal 2018 sul mercato Aim Italia di Borsa Italiana) che, passo dopo passo, ha conquistato con la propria fibra ottica le principali città della Lombardia. Già molto forte su Brescia e provincia, Intred ha deciso infatti di replicare il proprio modello di connettività anche sulla vicina Bergamo, che oggi potrà navigare più veloce e senza limiti. Quali sono i motivi del successo della fibra ottica Intred su Bergamo? * Oltre ai big player della comunicazione, già ampiamente conosciuti a livello nazionale, Intred è il primo player in Lombardia che ha l’obiettivo di sviluppare una rete proprietaria di fibra ottica entro il 2019/2020. Un operatore fondamentale nella propria area geografica di competenza, specializzato nella connettività delle reti in banda ultra-larga, banda larga, wireless, telefonia fissa, servizi cloud e accessori correlati, per clienti business e retail. * Intred può realizzare un progetto di connettività articolato per i propri clienti. L’infrastruttura proprietaria consente infatti di erogare servizi più efficienti e rispondere tempestivamente alle esigenze del cliente, rispetto gli altri player del settore. * La personalizzazione è un'altra delle parole d’ordine Intred, in grado di vestire i propri clienti con progetti su misura. Un notevole punto di forza rispetto i colossi del mercato, dotati di una struttura decisionale interna molto più complessa e, di conseguenza, meno snella e veloce di quella Intred. La tua AZIENDA si trova a Bergamo? Scopri se la Fibra Ottica di INTRED raggiunge la tua attività. Contattaci per richiedere un preventivo personalizzato! [https://www.intred.it/contatti/]